Emily Dickinson è intramontabile, classica e da sempre tradotta
in moltissime lingue: la poetessa inglese ritrova in questo libro
una inaspettata vivacità nelle trasposizioni in milanese di
Simonetta Caligara, una vera e propria lingua apparentemente
desueta, ma da rivalutare nelle sue sonorità. Un’operazione
innovativa un’incursione duplice, nella poesia ottocentesca, che
al tempo stesso rende i versi antichi moderni e competitivi e
mantiene in vita, con forza, il dialetto.
Anche il titolo Emily 4.0 sottolinea la modernità della scelta di
riproporre quattro differenti modi d’intendere lo stesso testo. Nel
libro, infatti, accanto alla versione originale inglese, appare la
relativa traduzione quasi letterale in lingua italiana, seguita dalla
sorprendente trasposizione in lingua milanese, anche questa con
corrispettivo in italiano.
Il libro è anche impreziosito, nella sezione centrale, da alcune
immagini floreali del pittore Angelo Gilardoni. Anche in questo
caso, si tratta di una ulteriore novità. Scoprirete illustrazioni
particolari, fiori che crescono in mondi lontani e misteriosi, senza
luogo e senza tempo, proprio come lo è la vera poesia.